pièdimosca edizioni

Matilda – Quattro chiacchiere con pièdimosca edizioni

Nata nel 2019, la giovane casa editrice di Perugia spazia dai libri per bambini alla narrativa. Ho chiesto ai redattori Costanza Lindi, Elena Zuccaccia e Alessandro Mencarelli di raccontarci la loro quarantena e le loro prossime pubblicazioni.

 

Il piede di mosca è il segno tipografico (¶) che marca la divisione di un testo in capitoli, capoversi o paragrafi, dando respiro e ritmo all’impaginazione. Sotto questo simbolo, lo scorso anno, è nata a Perugia pièdimosca edizioni, che si occupa, tra le altre cose, di libri illustrati per adulti e bambini, fumetti e poesia. Di recente, nel pieno di un momento difficile per l’editoria, ha lanciato la sua collana di narrativa Ossa.

All’origine di pièdimosca edizioni ci sono Costanza Lindi ed Elena Zuccaccia, due amiche che, anni dopo aver studiato insieme al liceo classico, si sono re-incontrate nel mondo dell’editoria. Insieme hanno fondato l’associazione e studio editoriale settepiani, organizzando corsi, laboratori e curando settepagine, una rivista di racconti, poesie e illustrazioni. Proprio la rivista è stata un laboratorio e un luogo d’incontro con gli autori dei primi volumi pubblicati da pièdimosca, progetto editoriale a cui collaborano Alessandro Mencarelli, Andrea Russo, Filippo Costantini e Costanza Raspa.

Alcune pubblicazioni targate pièdimosca edizioni (foto dalla pagina L’Eco del Nulla)

Come state passando questi giorni? In che modo la quarantena sta influendo sulle vostre abitudini e sul vostro lavoro?

ELENA: L’inaugurazione della collana di narrativa era prevista in concomitanza delle fiere a cui avremmo partecipato in questa primavera, Book Pride Milano e Salone Internazionale del libro di Torino, e un paio di novità illustrate erano previste per Fruit Exhibition a Bologna e per il Ratatà Festival di Macerata. La situazione ha quindi inevitabilmente influito sul nostro anno editoriale, come in quello di tutti gli altri. Mentre abbiamo posticipato le due uscite illustrate all’autunno, abbiamo deciso di uscire lo stesso con la narrativa, perché avevamo bisogno di partire, di dire che ci siamo e chi siamo. Abbiamo cercato di non fermare l’attività, nostra e delle librerie, accogliendo iniziative a sostegno della filiera come #Adottaunalibreria lanciata da Eris Edizioni e modalità online di fruizione, promozione e incontro con i lettori. Ma noi siamo editori piccoli e nuovi, dobbiamo poterci muovere per farci conoscere. Si ripartirà.
Per quanto riguarda abitudini e lavoro, stiamo andando avanti ognuno da casa propria, e ci stiamo concentrando sul piano editoriale del 2021, stiamo leggendo proposte e lavorando alle prossime uscite. Ci manca un po’ il fluire estemporaneo di idee e spunti condivisi in redazione, che viene meno con le riunioni online, ma a parte questo si procede.

COSTANZA: Questi giorni li passiamo provando con mano (e occhi attaccati ai dispositivi) pro e contro di questa condizione. Non parlerei tanto dei contro, che penso siano immaginabili, ma del fatto che con possibilità limitate si ha talvolta l’occasione di osservare le cose dall’esterno e questo può dare vita a idee nuove e stimoli continui. Talmente continui da far volare il tempo, devo dire. Il tutto, tra alti e bassi, ci ha permesso di affrontare il lavoro sotto altre routine e prospettive un po’ più riflessive, ma comunque piuttosto fertili. La riflessione ci ha ovviamente messo nella condizione di analizzare e affrontare anche i contro di tutta questa situazione. Cerchiamo di stimolarci a vicenda, questo sì.

Cicero | Guida illustrata alle figure retoriche è stato uno dei primi volumi pubblicati da pièdimosca edizioni.

Qual è il vostro rapporto con le biblioteche pubbliche? Le frequentate, le evitate, sono un ricordo del passato? Siate onesti!

ALESSANDRO: Per quanto riguarda la mia esperienza personale, il rapporto con le biblioteche pubbliche cresce costantemente anno dopo anno. A Perugia città, di pubbliche ne abbiamo sei, senza contare quelle gestite da associazioni. Ognuna di esse ha la sua storia e il suo tema portante: ad esempio la Biblioteca delle Nuvole è incentrata sul fumetto, mentre alla Augusta si trovano testi e manoscritti antichi. Indispensabili per condurre ricerche consultando materiale che spesso non si riesce a trovare nemmeno in rete. Poi ci sono gli eventi che vengono organizzati: corsi, seminari, presentazioni… insomma la biblioteca è un luogo di interazione e scambio, indispensabile nella vita culturale di una comunità.

ELENA: Personalmente non frequento le biblioteche per prestito e lettura di libri, probabilmente perché ho il feticcio del cartaceo e del possesso, perciò per questa funzione prediligo le librerie, ma le frequento come luogo di incontro: presentazioni di libri, incontri con autori, laboratori, eventi; e anche come associazione collaboriamo spesso con le biblioteche più vive della città, come diceva Alessandro. Oltre alla Biblioteca delle Nuvole, un’altra biblioteca attiva con cui collaboriamo, sia per corsi che per eventi, è la Biblioteca San Matteo degli Armeni: dedicata a temi come pace e non violenza, diritti umani, dialogo interculturale, ospita la biblioteca di Aldo Capitini. Ha inoltre un giardino meraviglioso, se potessi starei sempre lì.

Quaranta cose inesistenti, un altro dei titoli che ha inaugurato pièdimosca edizioni (foto dalla loro pagina Facebook)

Qualche lettura che consigliereste in questo periodo?

ALESSANDRO: L’aspetto inaspettatamente divertente di questa quarantena è che, malgrado l’isolamento fisico, non ho mai parlato così tanto in vita mia con varie persone da tutto il mondo. Partendo dai  videogiochi online, attraverso la app Discord, ho avuto modo di conoscere gruppi di persone con vari interessi e fare qualche proficuo scambio culturale: è in questo contesto che una ragazza di Mosca, alla richiesta di indicarmi un libro da leggere che rappresentasse la loro letteratura e non fosse uno dei tanti autori arcinoti, mi parla de LA SCUOLA DEGLI SCIOCCHI di Sasha Sokolov (Salani, 2007); libro molto importante nella letteratura russa contemporanea, ma poco conosciuto all’estero, o per lo meno in Italia. La storia è scritta e ambientata negli anni ‘70: il protagonista è un ragazzo schizofrenico di una scuola differenziale, che lungo tutta la narrazione parla con l’altro sé stesso. Racconta la sua vita, i suoi sogni e le sue speranze, usando i pensieri ed il linguaggio poetico di un giovane innamorato perso nei vagheggiamenti di una mente che ha due personalità e non distingue il passato dal presente. Ne viene fuori qualcosa di unico, certamente non immediato, ma un’esperienza che rimane: è come leggere una poesia di 219 pagine. Спасибо Катя!

ELENA: CONSIGLI INUTILI di Malerba (quodlibet, 2014) ma anche qualcosa di completamente diverso: PIC NIC SUL CIGLIO DELLA STRADA di Arkadi e Boris Strugatzki (Marcos y Marcos, 2015) e ZONA di Geoff Dyer (il Saggiatore, 2018).

Potete parlarci dei vostri progetti editoriali recenti – e futuri?

ELENA: Una delle novità di quest’anno è la partenza della collana di narrativa, ossaGLI ALTRI FANNO VOLUME e LE COSE INUTILI sono due ritorni in libreria, per due titoli che per varie ragioni nella loro edizione precedente hanno avuto vita breve tra gli scaffali e che meritano a nostro avviso nuova attenzione. Entrambi libri del “qualcome” prima che del “qualcosa” (citando Sperduti, uno dei due autori), romanzi di stile e di struttura prima che di trama, stanno benissimo nella nostra collana di narrativa non di genere – per la quale cerchiamo principalmente caratterizzazione e riconoscibilità stilistica, secondo l’idea che la forza di un libro non stia tanto o non solo nella storia, ma piuttosto e soprattutto nella scrittura.

I primi due titoli della collana di narrativa Ossa. Il progetto grafico è a cura di Marinella Caslini (DisGrafica)

ELENA: Oltre ai due titoli appena usciti, abbiamo un forse a cavallo tra 2020 e 2021 e un altro per il 2021, per il resto un piano editoriale ancora da riempire. Quindi ne approfitto volentieri per ricordare che è possibile mandarci manoscritti o idee a proposte@piedimoscaedizioni.com. I due romanzi si trovano nel nostro sito e nelle librerie con cui collaboriamo; se la vostra libreria preferita non fosse presente nell’elenco, potete comunque ordinarlo lì e potrà essere un’occasione per iniziare un nuovo rapporto.

In autunno torneremo invece alle proposte illustrate: per la collana strappi (i nostri libri “grafici”) abbiamo in calendario un curioso lavoro di Valentina Bolognini, dal titolo (provvisorio) Le nuvole sono pesantissime; per la collana catrame (narrativa illustrata e graphic novel) un’opera scritta e illustrata da un giovane autore, Armando Genco; e sempre tra gli strappi, un nuovo lavoro di Lucia Biancalana, già autrice di Cicero | Guida illustrata alle figure retoriche.

 

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